Idrolati e Acque Essenziali: Cosa sono e quando usarli.

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Chi non ha mai sentito parlare dell’Acqua di Rose o dell’Acqua di Fiori d’Arancio e delle loro virtù? Ma cosa sono esattamente le Acque Essenziali?

Gli Idrolati, più comunemente conosciuti come Acque Essenziali, proprio come gli Oli Essenziali, sono dei prodotti della distillazione delle piante aromatiche.

Secondo la farmacopea francese può essere definito Idrolato o Acqua Essenziale solo “un’acqua distillata caricata dei principi attivi volatili contenuti nei vegetali per mezzo della distillazione”. In base a questa definizione risulta chiaro che molti dei prodotti oggi in commercio sono definiti impropriamente acque essenziali. Infatti, sono, escluse da questa definizione tutti quei prodotti ottenuti aromatizzando dell’acqua distillata con l’aggiunta di oli essenziali o fragranze naturali e sintetiche, oppure ottenute con processi diversi dalla distillazione, come la macerazione in alcool o in acqua dalle piante. 

Che differenza c’è tra un Idrolato ed un Olio Essenziale?

Le piante producono diverse molecole odorose. In base alla loro struttura chimica, alcune molecole odorose sono solubili in acqua (molecole idrofile), mentre altre non sono affatto solubili in acqua (molecole idrofobe o lipofile).

Sia gli oli essenziali che gli idrolati si ottengono dal processo di distillazione delle piante. Durante il processo di distillazione si forma del vapore acqueo misto agli oli essenziali, quando questo vapore entra nel condensatore per essere raffreddato e raccolto, le molecole odorose volatili non solubili in acqua si separano e si stratificano sulla superficie dell’acqua, formando l’olio essenziale, mentre tutte le molecole idrosolubili, o anche solo parzialmente idrosolubili, rimangono in soluzione nell’acqua distillata conferendole un caratteristico profumo.

A differenza degli Oli Essenziali, nelle Acque Essenziali la concentrazione delle molecole odorose solitamente non supera l’1%; ma nonostante la bassa concentrazione, queste risultano sufficienti a profumare l’acqua e arricchirla di principi attivi benefici e utili per noi. Nonostante siano prodotti dalle stesse piante e con lo stesso processo degli oli essenziali, rispetto a questi ultimi gli Idrolato sono quindi estratti molto diluiti, e per questo motivo possono essere utilizzate tal quali senza il rischio di effetti tossici.

L’intensità della profumazione dei diversi idrolati varia molto in base alla pianta aromatica da cui  è estratta e dal tipo di molecole odorose che produce; in particolare, maggiore sarà la quantità di composti ossigenati idrosolubili (come alcoli e acidi carbossilici), maggiore sarà il la carica aromatica ed il profumo dell’idrolato. Molto profumate risultano ad esempio gli idrolati di Rosa e Fiori d’Arancio, di Rosmarino e Salvia, piante ricche di composti ossigenati; mentre da piante la cui componente aromatica è costituita prevalentemente da idrocarburi, come il pino e l’abete, si ottengono idrolati poco o per nulla profumati.

I benefici degli Idrolati: un rimedio antico e senza effetti collaterali

L’utilizzo delle Acque Essenziali era molto diffuso nel passato: accanto alle virtù delle più famose Acqua di Rose e Acqua di Fiori d’Arancio, usate sia in cucina che in ambito cosmetico, ad esempio era molto apprezzata fin dal ‘400 l’acqua Essenziale di Mirto, conosciuta “l’Acqua degli Angeli”, utilizzata per migliorare la carnagione del viso.

I possibili usi degli idrolati sono davvero tanti: possono essere utilizzati per aromatizzare cibi e bevande, per rinfrescare e profumare delicatamente il viso, il decolté o tutto il corpo (anche dei bambini dei bambini), possono essere vaporizzate o diffusi direttamente nell’ambiente o utilizzati direttamente negli umidificatori.

Le proprietà degli Idrolati

La lunga tradizione nel loro utilizzo ha permesso di identificare diverse proprietà utili degli idrolati.  Tra queste quelle sicuramente più note ed apprezzate sono le proprietà:

  • calmanti
  • lenitive
  • antinfiammatorie
  • rinfrescanti
  • antisettiche

Tali proprietà sono dovute proprio alla composizione degli idrolati: gli acidi carbossilici svolgono un’azione calmante e lenitiva sulla cute, aiutando a preservare il suo manto acido, mentre le alcoli terpenici hanno un’azione antisettica ed antinfiammatoria molto delicata. 

Quando e per cosa usare gli Idrolati

Gli Idrolati vengono prescritti da alcuni terapeuti per armonizzare “l’equilibrio energetico” dell’ambiente e della persona e per trattare alcuni disturbi come quelli a carico dell’apparato digerente (stipsi), reumatismi, emicrania, infezioni parassitarie e disturbi delle alte vie respiratorie (naso, bocca, gola).

Ma è soprattutto sulla pelle che trovano la loro principale applicazione: grazie alla loro delicatezza gli idrolati possono essere utilizzati per trattare lievi problemi dermatologici, soprattutto di tipo infiammatorio, e sono adatti anche alle pelli più delicate. Ad esempio l’Idrolato di Rosa e di Camomilla sono molto utili contro le infiammazioni e le irritazioni cutanee, per combattere l’eccessiva formazione di sebo, per contrastare l’infiammazione dell’acne, per alleviare le ragadi al seno durante l’allattamento o le irritazioni vulvari.

In cosmesi gli Idrolati si prestano bene alla realizzazione di tonici, di detergenti, di maschere e di trattamenti specifici per il viso e per il corpo: gli idrolati di lavanda, mirto, melissa e salvia, ad esempio, sono ottimi per chi ha la pelle grassa e acneica, in quanto riducendo la produzione di sebo; gli idrolati di fiori d’arancio, timo, rosmarino, menta e mirto aiutano a ridare tonicità e vigore alla pelle; infine, gli idrolati di camomilla e di rosa sono degli ottimi tonici per il viso da preferire in caso di pelle secca e irritata; l’idrolato di Rosa è un ottimo tonico per il viso, particolarmente indicato per le pelli più sensibili, in caso di dermatiti o couperose. 

Come usare correttamente gli Idrolati

  • Gli idrolati si possono usare direttamente tal quali sulla pelle, nebulizzandoli con uno spray o applicandoli con un batuffolo di cotone.
  • Possono essere aggiunti nella vasca da bagno o per semicupi; in questo caso si possono versare 30-50 ml direttamente nella vasca da bagno o nella bacinella per i semicupi.
  • Come collutorio o per i gargarismi: si possono utilizzare tal quali o aggiungendo 1 cucchiaio da tavola in un bicchiere di acqua minerale.
  • Possono essere aggiunti a cibi e bavande, ad esempio aggiungendo un cucchiaio (5 ml) nel tè, nei succhi di frutta o nella macedonia. Ma attenzione, in quest’ultimo caso, assicurarsi di utilizzare idrolati privi di conservati o chiedere al produttore. Gli idrolati sono estratti molto delicati e per preservarne la durata è necessario aggiungere degli opportuni conservanti; questi ultimi rendono gli idrolati idonei all’uso esterno, ma non sempre all’uso orale o alimentare.

Come più volte sottolineato, gli Idrolati molto delicati e, pertanto, vanno conservati in maniera corretta per evitare che si possano alterare. Per saperne di più su come conservare correttamente gli oli essenziali leggi anche: 

 

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